Il Gaudente Toscano

  1. CANTINA TOLLO PARLA IL PRESIDENTE TONINO VERNA

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    L’Abruzzo è una regione che grida natura dovunque, stretta tra le sue montagne e il mare, la sola in Europa ad aver destinato un terzo del suo territorio a Parchi e Riserve naturali. Un patrimonio difeso dagli abruzzesi con caparbietà, cui si unisce una vocazione vitivinicola antica che il tempo non ha intaccato. In questo territorio così vocato, Tollo è fra i paesi che più ha contribuito al raggiungimento della sua fama. Situato su un colle tra il fiume Arielli ed il torrente Venna, Tollo è noto per la produzione delle Doc Montepulciano, Cerasuolo e Trebbiano, nonché di pecorino e passerina esportati in tutto il mondo, cui si affianca un’olivicoltura di qualità. I vigneti e gli oliveti ricoprono il territorio di Tollo fino dall’antichità, offrendo agli abitanti una certezza economica data da un’agricoltura fiorente. Presidente di Cantina Tollo è Tonino Verna, medico chirurgo, che davanti al nostro taccuino durante ‘Pescara Jazz’, la rassegna internazionale che vede Cantina Tollo tra gli sponsor principali, esordisce su quali siano gli elementi che hanno portato l’azienda a conquistare sempre maggiori riconoscimenti internazionali. “In questi anni Cantina Tollo ha raggiunto un buon posizionamento sul mercato nazionale e internazionale grazie ai propri soci, i veri protagonisti nel successo dell’azienda – dice Tonino Verna – ‘Un’anima e un corpo’ è il nostro slogan. Siamo orgogliosi di interpretate al meglio il concetto di cooperazione di Qualità, con la Q maiuscola. Mi viene in mente ciò che scrisse Maurizio Monti, presidente negli anni ’70 della Federazione Cantine Sociali: “La cooperazione non è soltanto un semplice strumento per raggiungere meglio determinate finalità di carattere economico, ma è qualcosa di molto complesso, di vivo, di umano, di sofferto, attraverso cui chi produce con fatica e amore tende a portare avanti la sua opera fino alla creazione ed al collocamento di un prodotto vario e delicato come il vino”. Per far sì che ogni socio, che ogni viticoltore senta proprio l’Orgoglio di appartenere alla Cantina Tollo, vogliamo trasmettere a tutti loro il messaggio In ogni bottiglia dei vini Tollo c’è un po’ del tuo vigneto. Per questo, tra i numerosi progetti, abbiamo deciso di realizzare il Premio Socio dell’Anno, quest’anno assegnato a Maurizio Cavuto. Obiettivo del premio è dare la massima gratificazione e visibilità ai soci-viticoltori che si dimostrano protagonisti nella svolta di Qualità intrapresa da Cantina Tollo”. Quale è il segreto, se possiamo dirlo, con cui Cantina Tollo intende affrontare i prossimi difficili anni nel sempre più globale mondo del vino? “Mi piace pensare che Cantina Tollo sia una grande famiglia, dove ognuno ha un compito, dove tutti lavorano per costruire insieme un futuro, il più positivo possibile. Esistono però dei ruoli che ognuno deve interpretare al meglio per ottimizzare i successi. Immaginiamo una grande piramide con...

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    Last Post by claudiozeni il 5 Aug. 2012
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  2. LE CANTINE DELL’HOTEL DE PARIS

    AvatarBy claudiozeni il 5 Aug. 2012
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    Gli hotel, le spa, i casinò, le spiagge, i ristoranti, i club. Il marchio Monte-Carlo SBM racchiude, in un raggio di pochi chilometri quadrati, un intero mondo di lusso, prestigio ed eleganza che, da oltre un secolo, seduce i visitatori del Principato di Monaco con il suo inconfondibile charme monegasco. Se il divertimento, l’accoglienza e il relax sono gli aspetti più celebri dell’offerta del gruppo alberghiero, all’interno del leggendario Hôtel de Paris si nasconde anche un autentico paradiso dedicato ai piaceri di Bacco. La storia delle favolose Cantine vinicole inizia dieci anni dopo l’inaugurazione dello storico hotel. Studiate da Marie Blanc, moglie del fondatore di Monte-Carlo SBM, François Blanc, “Per dotare l’hotel di una cantina all’altezza della clientela” e inaugurate nel 1874, sono ispirate ai progetti delle grandi cantine di Bordeaux. In un susseguirsi di piccole cantine, una dopo l’altra, a dieci metri sotto terra, con una superficie totale di 1.500 m², distribuiti su un chilometro di scaffalature, le cantine custodiscono circa 350.000 esemplari di bottiglie provenienti da tutto il mondo, con 5.700 tra vini e liquori classificati per annata, distesi negli immensi scaffali o custodite nelle casse originarie. Ogni anno, all’inizio della stagione primaverile, il personale esperto si occupa di degustare le migliori annate di Bordeaux, che due anni dopo entreranno a far parte delle cantine, dove continueranno a maturare in attesa di raggiungere la condizione perfetta. Speciali etichette indicano i vini proposti sulle carte dei diversi alberghi e ristoranti del Resort, come il Lafite, il Rothschild, il Petrus, il Romanée-Conti, il Dom Pérignon e il Cristal Roederer. I più pregiati sono custoditi all’interno della Cappella, che vanta etichette risalenti al 1890! Alla domanda “Che cosa rende grande un vino?”, Gennaro Iorio, l’italiano capo cantina delle Caves, non ha esitazioni nel rispondere: “Oltre alla natura, al clima e al lavoro dell’uomo, è il tempo: un grande vino è quello che sa emozionare anche dopo 30, 40 anni. Non è necessariamente famoso, ma è quello che sa rappresentare il luogo da cui nasce”. L’attenta cura del capo cantina e della sua equipe garantiscono a ogni bottiglia eccellenti condizioni di conservazione (temperature tra i 13° C e i 14° C e un’umidità costante dell’80%), preservando l’inconfondibile aroma che caratterizza questi magnifici vini, che sanno esaltare con grazia e carattere le proposte culinarie dei ristoranti del Resort, accompagnando gli ospiti verso le massime vette del gusto. Dieci persone lavorano ogni giorno al servizio del capo cantiniere, seguendo diligentemente la filosofia della casa: rispettare un savoir-faire ancestrale, non perdere mai di vista il rapporto tra cantina e ristorante ed educare le generazioni future. I cantinieri, gli chef e i sommelier elaborano insieme la carta dei vini, in funzione delle pietan...

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    Last Post by claudiozeni il 5 Aug. 2012
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  3. I NUOVI VOLTI DELL’AMOROSA

    AvatarBy claudiozeni il 3 June 2012
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    Guido Conti, direttore, e Gianluca Lesti, cuoco, sono i nuovi volti de L’Amorosa, antico borgo del 1300, ora hotel di lusso con ristorante e vigneto immerso tra le colline toscane a Sinalunga (Si). “Il nostro obiettivo è quello di fare ritornare il ristorante Le Coccole dell’Amorosa a quella meta gourmet che era fino a qualche lustro fa – dice Guido Conti – una cucina che si riallaccia alla tradizione toscana e a quella mediterranea nel pieno rispetto del gusto italiano, a base di selezionati prodotti, come salumi, carni bovine di razza Chianina e carni suine di antica razza Cinta Senese e Grigio del Casentino, le verdure e le erbe aromatiche coltivate nel nostro orto, i formaggi delle colline di Pienza, i preziosi tartufi bianchi delle crete senesi di San Giovanni d'Asso, lo zafferano della Val d'Orcia e l'olio extra vergine d'oliva delle terre di Siena, oltre che i pesci della costa tirrenica toscana”. Il variegato e meditato menu elaborato nel rispetto delle stagioni dal cuoco Gianluca Lesti è un susseguirsi di piacevoli proposte a cominciare dalla innovativa panzanella e gamberi al vapore con insalata di crescione e olio alla menta, per poi proseguire con i tortelli di pecorino toscano con crema di melanzane affumicate, la fiorentina di pura Chianina con fagioli zolfini al fiasco o il filetto d’orata al cartoccio con cozze, vongole, capperi in fiore e basilico e chiudere con una gradevole selezione di formaggi o il soufflè di ricotta fresca di pecora con salsa di albicocche. Il tutto accompagnato da una calibrata carta dei vini, che annovera anche i vini dell’azienda, tra i quali il prestigioso e corposo Borgo Amorosa. Un'atmosfera di autentica serenità e dolcezza aleggia, infine, in questo luogo, grazie anche coloro che lo hanno vissuto, amato e rispettato in passato e che con il loro lavoro lo hanno reso unico e irripetibile.
    Last Post by claudiozeni il 3 June 2012
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  4. BORGO SAN FELICE, OASI DI PIACERE NEL CHIANTI SENESE

    AvatarBy claudiozeni il
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    Last Post by claudiozeni il 3 June 2012
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  5. BORGO SAN FELICE, OASI DI PIACERE NEL CHIANTI SENESE

    AvatarBy claudiozeni il 3 June 2012
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    Oasi di piacere a 360° a Borgo San Felice di Castelnuovo Berardenga, un incantato rifugio per chi vuole vivere le emozioni della Toscana più autentica ad una ventina di chilometri da Siena. Un tempo villaggio della campagna chiantigiana, il borgo è oggi prezioso Relais & Châteaux, dove l’accoglienza e la cura per l’ospite rendono il soggiorno indimenticabile a cominciare dalla proposta gastronomica. Sotto la supervisione dello Chef pluristellato Francesco Bracali e l’entusiasmo e la bravura di Gianluca Gorini, che seppure ancora giovane ha alle spalle un lustro a fianco di alcune celebri berrette bianche nazionali, la cucina del Poggio Rosso, ristorante di Borgo San Felice, propone i profumi del Chianti, i sapori toscani, le ricette tradizionali ed una cucina innovativa e non banale a base di selezionate materie prime per il piacere degli ospiti italiani e di oltre frontiera. Insalatina tiepida di pollo del Valdarno con crema di lardo affumicato “Parisi” e gelatina di mele verdi, “Tarte Tatin” di pappa al pomodoro con calamari e salsa verde, piccione alle erbe del locale giardino con purè di patate montato all’olio extra vergine d’oliva D.O.P. “San Felice” e cappuccino goloso al tiramisù sono alcune delle pietanze proposte in un accattivante menu accompagnato da una ricca carta dei vini, che oltre a tutte le etichette dell’azienda di proprietà della struttura, annovera il meglio dell’Italia e di altre nazioni. Al piacere di ‘gola’ Borgo San Felice unisce la ricerca del benessere del corpo, dello spirito e della mente, che trovano la loro dimensione ideale nel centro benessere della struttura firmato Dottor Vrajnes, come ricorda Achille Di Carlo, general manager di Borgo San Felice: “Oltre ai trattamenti estetici e massaggi, offriamo l’esperienza della vinoterapia: un bagno nelle essenze di prodotti ricavati dai mosti, ricche di ponifenoli rigeneranti per la pelle. Un trattamento che si conclude con un massaggio agli oli”. Accanto al Borgo San Felice opera da sempre l’azienda agricola, uno dei nomi più importanti del territorio del Chianti Classico. San Felice infatti con i suoi 140 ettari di vigneto, i suoi vini di grande fascino, la sua ricerca sul Sangiovese ma non solo rappresenta il cuore pulsante di questo mondo che vive tra magia e laboriosità. “Vivere a Borgo San Felice anche per un breve soggiorno vuol dire vivere un’esperienza autentica fatta di profumi della vendemmia, della cantina, delle olive appena frante, della vita vera del Chianti Classico – conclude Achille Di Carlo - gli ospiti di Borgo San Felice possono prenotare visite guidate dell’azienda che permettono di conoscere ed approfondire tutto quello che appartiene al mondo del vino. Le visite prevedono il tour delle cantine ed una degustazione guidata”.

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    Last Post by claudiozeni il 3 June 2012
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