Il Gaudente Toscano

  1. AGRICOLTURA IRPINA LA CRESCITA DI QUALITA’ CONTINUA CON L'AGRONOMO

    AvatarBy claudiozeni il 19 Dec. 2013
     
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    «Il nostro impegno quotidiano di professionisti è per la qualità, la tutela e la promozione delle produzioni tipiche del territorio di Avellino; ma anche per l’ambiente che deve tornare al centro del nostro sistema economico». Lo ha sottolineato Tommaso Vitale, presidente dell’ Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della provincia di Avellino (nonché neo presidente della Federazione regionale campana) in occasione dell’incontro di fine anno, che si è tenuta nel capoluogo irpino di fronte ad una vasta platea di iscritti e con la partecipazione del Commissario alla Provincia di Avellino Raffaele Coppola, del presidente CONAF Andrea Sisti e consigliere nazionale Giuliano D ’Antonio, e con la presenza dei presidenti degli Ordini provinciali campani di Benevento (Serafino Ranauro), Salerno (Marcello Murino) e Caserta (Giuseppe Maccariello). Una provincia, quella di Avellino, che fa delle produzioni di qualità un valore economico ed ambientale: terra di grandi vini con le Docg del Fiano di Avellino, il Taurasi ed il Greco di Tufo; la Dop dell’olio extravergine Irpinia - Colline dell'Ufita, caratterizzato dalla cultivar autoctona Ravece; la storica produzione di qualità delle nocciole “avellane” e le distese di grano nella parte di territorio che guarda verso la Puglia. «Noi agronomi e forestali – ha detto Vitale – siamo i primi ‘medici’ della terra e della nostra salute, e dobbiamo sentirci sempre più protagonisti del sistema agricolo ed agro ambientale del territorio ». Per i 209 iscritti all’Ordine provinciale (di cui gran parte dottori agronomi, e con un 15% di donne e molti giovani), opportunità professionali anche nell’ambito forestale e piani di taglio boschivo, nel Piano di sviluppo rurale, oltre che naturalmente nelle filiere produttive: «Un importante ruolo lo abbiamo svolto con l’Ocm vino – afferma il vicepresidente dell’ Ordine provinciale Giuseppe Freda -, che ha permesso ai nostri vini di fare un definitivo salto di qualità verso una qualità assoluta e di diventare protagonisti sui mercati, attraverso nuovi impianti di vigneti e ammodernamento cantine. Basti pensare che nel 2000 c’erano una cinquantina di aziende vitivinicole sul territorio ed oggi superiamo le 150, di cui molte ben strutturate e con una moderna organizzazione». Ha illustrato le novità ordinistiche dalla Formazione all’assicurazione professionale il presidente CONAF Andrea Sisti che si è rivolto ai giovani iscritti spiegando di come sia cambiata la professione, di quanto il dottore agronomo e dottore forestale debba sempre più essere presente nel territorio, fra le istituzioni e di come sia indispensabile una elevata qualità di servizio e alta specializzazione. «Siamo i professionisti dell’innovazione e abbiamo un ruolo e responsabilità fondamentali; così come per la consulenza per dare valore aggiunto alle imprese, ricordandoci che è in corso una evoluzione del sistema agroalimentare e ambientale dove la figura del dottore agronomo e dottore forestale è spesso prioritario» - ha detto Sisti. Il consigliere CONAF Giuliano D’Antonio, coordinatore del Dipartimento Internazionalizzazione professionale ha parlato della centralità dell’agronomo nell’ambito della sicurezza agroalimentare, in una regione con molte difficoltà come la Campania, e delle opportunità professionali all’estero.

    Claudio Zeni
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